H O L O G R A M   B O Y

di Claudio Ottaviano

claudio.ottaviano@yahoo.com

(+39) 328-84-83-436


Un contrabbassista jazz di serie B si ritrova in miseria a causa della pandemia e si rimette in gioco inforcando una parrucca bionda e trasformandosi in Hologram Boy. Armato di questa nuova identità, il protagonista dovrà affrontare esilaranti avventure Pre/Lock/Post-pandemiche, in un maldestro tentativo di arrampicata sociale, nella quale ritroverà il divertimento perduto e la gioia di vivere.


PROLOGO

Una canzone di Mina in lieve sottofondo. Enrico Vanzina è nel suo ufficio, seduto alla scrivania, assorto davanti al pc, quando dall'anticamera si comincia a percepire un brusio di voci. Vanzina cerca di mantenere la concentrazione, mentre le voci si fanno più insistenti. Le voci si avvicinano e acquistano sempre più definizione fino a che la porta si apre e irrompe un uomo visibilmente scosso e col fiatone, vestito con una tuta rosa e con una parrucca bionda in mano, rincorso dalla segretaria di Vanzina che invano aveva cercato di bloccarlo.


Uomo agitato in tuta rosa: "Maestro, ma allora lo facciamo il film? In stile guerrilla film-making alla Pasolini?" Vanzina: "Ma certo caro, siediti che ne parliamo con calma”. E rivolgendosi a Mirella (la segretaria) la rassicura: “Mirella, va tutto bene, è un mio amico, anzi per favore puoi portare dell'acqua per il nostro ospite?".  Poi però si alza per accompagnarla alla porta e sussurrarle: "Chiama immediatamente la security!".


1 - JAZZ LIFE

Claudio è un patetico contrabbassista jazz di serie B, dedito a continue scommesse e al gioco d'azzardo, che sbarca il lunario suonando in matrimoni, sagre e concertini con le varie "jazz stars" locali in giro per le province italiane. Lui stesso è una piccola celebrità nella comunità jazzistica (formata in maggior parte da dopolavoristi) per le sue doti di solido accompagnatore, ma soprattutto perché una volta, per un caso fortuito, aveva accompagnato in televisione Renzo Arbore che cantava "Ciao ciao bambina" (  https://www.youtube.com/watch?v=nIXkfM39NNk ) e per aver suonato ad una jam session con Stefano Bollani senza averlo minimamente riconosciuto.

Claudio accompagna il famoso pianista Stefano Bollani

Accompagnando il leggendario Renzo Arbore sulla RAI

Claudio, grazie al prestigio di cui gode, riesce a suonare quasi tutti i giorni come side-man per vari trii e quartetti  - 50euro in nero a serata, che al netto della benzina possono arrivare anche a 5 euro nette di guadagno -, ma si sente profondamente insoddisfatto e frustrato dal fatto di dipendere dai solisti con un ruolo di accompagnatore destinato a restare nell'ombra. Sfoga la frustrazione in maniera auto-distruttiva, bevendo e giocando d'azzardo i pochi soldi che guadagna, e intanto sogna di formare un quartetto a suo nome, di diventare finalmente lui leader e di suonare le sue composizioni chiuse nel cassetto.


Una zia presta a Claudio mille euro per registrare un CD, ma lui se li gioca al Casinò di Saint Vincent e li perde. Però la provvidenza lo aiuta e mentre si sta ubriacando in un dubbio locale, tra barzellette (racconta sempre la barzelletta della ranocchia) e volgari commenti sulle avventrici donne, riconosce Mario Francesconi, il più grande impresario di Jazz in Italia, entrato casualmente in quel locale solo per espletare bisogni fisiologici. Lo ferma e gli parla del suo progetto. Grazie alla simpatia per Claudio e ad amicizie comuni, Francesconi gli promette un contratto per registrare un CD (nel jazz ancora si usano i CD) e per un tour di 10 concerti. Si congedano con una stretta di mano e con un appuntamento da fissare al più presto per firmare le scartoffie nell’ufficio di Francesconi.

Vignetta dal fumetto Hologram Boy #1 

Lo sparuto ma meraviglioso pubblico dei concerti jazz di Claudio

2 – LOCKDOWN 

(Realtà in B/N - Metaverso a colori saturi)


E' sera nello squallido bilocale di Claudio, dalla TV accesa la voce fumosa di Giuseppe Conte annuncia il lockdown, e concitatamente si susseguono telefonate continue che annunciano annullamenti di concerti ed eventi. Claudio è molto agitato e cammina nervoso su e giù nel tinello, mentre nella sua stanza la coinquilina Aurora, studentessa tedesca in Erasmus, parla anche lei preoccupata in tedesco con i suoi familiari in Germania. L'ennesima telefonata è quella dell'impresario Francesconi che dice che non se ne fa nulla e che magari se ne riparlerà in futuro. Claudio ha un attacco di mal di pancia e va in bagno continuando a parlare al telefono. Ai primi rumori il vicino cinese inizia a battere violentemente sul muro urlando "tu no cacàle sèla" (non cacare di sera), perché il bagno di Claudio è confinante con la cucina dei vicini dove loro mangiano ed hanno stabilito un accordo, cioè che negli orari dei pasti non si può adoperare il gabinetto (per non violare questa tregua Claudio andava abitualmente a cacare al supermercato). La scena si conclude tra scariche, la voce del cinese che urla di smettere di defecare, la coinquilina tedesca Aurora che ora anche lei deve andare in bagno e bussa e urla, e con Claudio nel panico: le budella gli si contorcono rendendo il corpo incontrollabile mentre lui cerca di mantenere un qualche contegno al telefono.


Claudio si ritrova con la paura di morire per il virus e l'agenda vuota, è preoccupato perché non riuscirà a pagare l'affitto e i debiti di gioco e si abbandona alla depressione. A nulla servono i generosi tentativi di Aurora di ravvivarlo, anche sessualmente; e a nulla servono gli incontri di Claudio su Zoom con gli amici musicisti e i concerti in streaming dove i musicisti suonano ciascuno da casa propria difronte al telefonino, con connessioni ballerine, buffering, latenze imbarazzanti e risultati altrettanto imbarazzanti.


Sconfitto si rifugia nel Metaverso. Il bianco e nero della realtà contrasta con i colori saturi delle animazioni in realtà virtuale. Il contrabbasso è impolverato nell'angolo della stanza e la "realtà" nella mente di Claudio è una fusione confusa e psichedelica di scene casalinghe, di stati di ebrezza, di realtà virtuale, di incontri sessuali con la coinquilina, e di tristi passeggiate in tuta sulla collinetta di Monte Stella (la collinetta milanese costruita sulle macerie della seconda guerra mondiale).


3 - LA PARRUCCA 

(Realtà in B/N - Flashback in formato TikTok, parrucca e alba a colori)


Una notte Claudio è a casa disperato, ubriaco, non ce la fa proprio più. Aurora tenta di calmarlo, ma lui non ragiona e anzi le dice che vorrebbe suicidarsi facendo surf sotto un'onda a Nazarè ma che si sente un'animale in trappola perché è impossibilitato a prende l'aereo per il Portogallo a causa delle restrizioni sanitarie. La discussione si accende fino al punto che lui esce di casa, violando il coprifuoco.


Vaga tristemente nella circonvallazione deserta e spettrale (lungo il Ponte della Ghisolfa) e nella sua mente i flashback di brevi momenti felici sono in formato verticale TikTok. Assorto in questi ricordi, viene riportato nella realtà dalle luci di una volante della polizia che, impegnata in operazioni di controllo, procede nella sua direzione.


Claudio si getta a terra dietro una macchina, e mentre la polizia lo supera nota per terra e nel buio una parrucca bionda, i cui capelli sono frammisti a fango ed escrementi di cane. La indossa e inizia a piangere. Si rannicchia per terra e piange così tanto da addormentarsi.


Si risveglia nel silenzio delle prime luci dell'alba e con la parrucca sporca in testa, bionda nella luce blu del primo mattino,  torna a casa, distrutto. Entra in casa e si butta nella doccia, vestito e con la parrucca. Lo scrosciare dell'acqua diventa sempre più forte e denso, fino a diventare un rumore bianco e assieme l'immagine si dissolve al bianco e rimane bianca per 15 secondi al termine dei quali compare la scritta "FINE PRIMO TEMPO".


4 - QUASI FAMOSO 

(colore)


All'Ufficio Marchi e Brevetti, Elvira è assonnata alla sua postazione di lavoro. Un capo passa e dice "Uè, sveglia! Elvira ci sei? Dai al lavoro! Annullami questi!" e le porge uno scatolone pieno di fogli. Nel mentre timbra pigramente ed annoiata un modulo dopo l'altro, stampando la scritta "Annullato", quando le si para difronte il brevetto della bambola di Hologram Boy, si ferma a guardare per un istante l'imbarazzante disegno della dubbia bambola, per poi timbrare "ANNULLATO" e andare avanti. Il colpo di timbro coincide con il primo colpo di cassa della canzone "SINAPSI ATTIVE".


Video di "SINAPSI ATTIVE": https://www.youtube.com/watch?v=uja-khQYoTE

La copertina del singolo "Sinapsi Attive"

Immagini dal videoclip ufficiale di "Sinapsi Attive" 

In uno studio televisivo di una TV locale romagnola di ballo liscio di ultima categoria con i vecchi che ballano: "E ora torniamo in studio con il nostro ospite speciale di oggi: il maestro Hologram Boy!".


Durante l'intervista Hologram Boy racconta la sua storia, di come abbia deciso di diventare un ologramma nel mondo reale, dopo profonde esplorazioni della realtà virtuale e delle periferie del Metaverso; alla domanda di come sia riuscito a far trasmettere la canzone a Radio Deejay, lui racconta degli appostamenti a Linus sotto la radio, a due passi da casa sua; racconta della metodologia utilizzata per fare il video, la "guerrilla film-making alla Pasolini", cioè usando immagini prese col telefonino per le strade di periferia e il green screen fatto con foglietti verdi attaccati con lo scotch nel tinello di casa, mentre i vicini lo guardano dalla finestra "poveretto col lockdown è impazzito". Seguono immagini dietro le quinte e making of di "Sinapsi Attive", divertenti episodi in cui per esempio litiga con Aurora che deve cantare la canzone e sbaglia e lui urla (canzone registrata in casa con un microfono e un portatile), e alcune imperdibili domande del canuto pubblico che aveva pazientemente, ma solo fino a un certo punto, seguito l’ interminabile intervista. Infatti il nervosismo dei vecchi, che sono lìper ballare la mazurka, va in crescendo fino a che Hologram Boy viene cacciato fuori dallo studio mentre i vecchi urlano all'unisono "mazurka, mazurka".


Nel backstage lo accoglie Aurora, che ora è anche assistente di Hologram Boy. Lei è un preoccupata perché l'apparizione non è andata bene, ma subito lui la rincuora e con euforia le spiega che "tempo qualche ora e siamo virali!". Ringalluzzito dalla improbabile speranza decide che è proprio in quel frangente che bisogna spingere ancora di più e allora nonostante la stanchezza si mette a distribuire volantini per strada dicendo ai passanti "Ciao! Ascolta questa canzone e se ti fa cacare scrivimelo! E compra il fumetto online!".


Per strada nota una squadra della Croce Rossa che sta assistendo un vecchio barbone, consegna anche a loro il volantino. Tra questi volontari c’è Elvira che rimane colpita, e collega il volantino con la domanda di brevetto da lei annullata in ufficio.


Hologram Boy trascorre la notte, fino allo sfinimento, a consegnare volantini, tra ubriachi, risse sfiorate, insulti di bande di ragazzini.

Volantino di Hologram Boy - fronte

Volantino di Hologram Boy - retro (Copertina del fumetto)

5 - L'AMORE E' UNA COSA MISTERIOSA

Hologram Boy e Aurora oramai sono amanti consumati. Aurora è anche l'assistente e sostenitrice finanziaria di Hologram Boy, lei ragazza di buona famiglia, si preoccupa di pagare le incombenze e il cibo anche per il suo coinquilino. Dormono insieme e vanno a mangiare alla Trattoria di un loro amico musicista che in realtà fa il ristoratore.


Elvira li segue di nascosto pedinando i loro spostamenti. Un giorno, dopo essersi appostata sotto casa di Hologram Boy, le si rivela quando lui esce: “Sono una tua fan!", ”Mi sa che tu sei l’unica,  ahahahahah". Ridono insieme guardandosi negli occhi, con un po' di imbarazzo.


Elvira da quel momento sviluppa un'ossessione e pedina Hologram Boy nei suoi spostamenti. Una volta lo nota uscire di casa con una giacca col bavero alzato, gli occhiali da sole e un cappello. Lo segue. Lo vede entrare in una casa, con fare sospetto. Dopo un'ora lo vede uscire accompagnato da una bella ragazza, alta e atletica con la quale si salutano affettuosamente con un bacio sulla guancia. Elvira di nascosto filma la scena con il telefonino.


6 - AND THE WINNER IS...

Una mattina, a letto, Hologram Boy guarda assonnato il telefonino mentre accanto a lui Aurora ancora dorme. Urla: "Andiamo a Berlinooo! Andiamo a Berlino!", svegliando Aurora e annunciandole di aver appena ricevuto una mail con la notizia che ha vinto l'International Award per "Sinapsi Attive" come "Best Trash Song".


Alla cerimonia degli International Awards di Berlino, che si svolgono in un grande albergo di lusso, Hologram Boy riceve il premio, dedicandolo alla sua luce Aurora e a seguire fa la sua performance della canzone. Al rinfresco conoscono importanti personaggi di varie case discografiche e brindano gioiosamente.


Aurora si reca in bagno e casualmente sente dalla presa d'aria un dialogo in tedesco: "Si, purtroppo abbiamo dovuto includere questo qui con la parrucca, perché facendolo passare con un travestito siamo riusciti ad accedere ai fondi statali per l'inclusione dei gay non-binari. Figurati che abbiamo inventato il premio della migliore canzone trash dell'anno solo per farlo venire" e ridono ahahhah. Aurora si fa pensierosa, tornando alla festa si mostra sorridente e fa finta di nulla, sapendo che rivelare ciò che ha appena sentito sarebbe un colpo al cuore per Hologram.


Alla festa all'improvviso compare Elvira, si congratula e si mette a bere con Hologram e Aurora che ormai sono ubriachi. Si divertono e vanno avanti fino a che sono rimasti soli nella lobby del bar. Decidono di andare in camera e di fare follie alla Rolling Stones sebbene non siano ospitati nella suite suite ma nella stanza più piccola dell'albergo.


La mattina dopo la stanza appare devastata e mentre Hologram ed Elvira dormono distrutti, Aurora esce a fare colazione e una breve passeggiata. Al ritorno trova Hologram con Elvira che stanno amoreggiando e allora scatta la scenata di gelosia: "Fai schifo", "sei un fallito"... fino ad arrivare a "trovati un lavoro vero". Elvira difende Hologram dicendo che lui non ama Aurora e mostrando il video di lui che esce dalla casa accompagnato dall'affettuosa ragazza atletica. Hologram spiega che si tratta del suo contatto con la sezione italiana dell’Esercito Ucraino, per i quali ha composto la canzone "Around the world (Fuck You Vladimir Putin)", al momento 20esima in classifica a Kiev. Aurora non ci crede e le racconta quello che ha sentito la sera prima quando era in bagno, e dopo questo colpo finale chiede ad Aurora di andarsene. Elvira pensa di aver vinto ma Hologram caccia via pure lei.

Copertina di "Around The World (Fuck You VLadimir Putin) - Guarda qui il videoclip:   https://youtu.be/T5kmHDj6u4w

7 - IL DEGRADO

Claudio è rimasto solo come un cane, guarda in camera e dice "Ma a che serve tutto questo?" (cit. da Alfie). Il "quasi-successo" è solo un vago ricordo e trascorre le notti insonni dal Kebbabbaro tra prostitute, immigrati senza dimora e baby gang.


Alla televisione del Kebabbaro vede il TG che annuncia la reunion dei Backstreet Boys che faranno dei concerti in Italia, e allora gli viene una folle idea che lo rianima: capisce che è il momento di giocarsi la carta "virale power" e decide di fare un'invasione di palco durante il loro show. Ne parla eccitato con il Kebabbaro che gli boccia subito l'idea dato che i Backstreet Boys  hanno ormai superato i 60 anni e se lui vuole prendersi il pubblico dei giovani …. a quel punto, gli suggerisce: "tanto vale che canti che ti piace il cazzo!". Hologram coglie al volo l'idea geniale e prepara una canzone dal titolo "Mi piace il cazzo", sempre sulla musica di Sinapsi Attive, perché, se diventasse virale, lu potrebbe diventare il paladino della lobby gay, arrivare al Festival di Sanremo e magari anche vincerlo...


"Mi piace il cazzo" - testo

Mi piace il cazzo

di più della vagina

mi piace il cazzo

a saperlo prima...

Mi piace il cazzo

ho in bocca l'aquilina

mi piace il cazzo

tu sei la mia benzina


Durante le riprese del videoclip, in cui Hologram canta vestito con una tuta rosa, con ai lati due palloni d i identico colore, gli arriva una telefonata: "Uè carissimo! Sono Enrico Vanzina, sono qui in ufficio e ho appena letto il tuo fumetto, e mi interesserebbe parlarne per un eventuale soggetto di un film. Tu quando riesci a venire a trovarmi qui a Roma?". Hologram risponde "ahahah molto divertente vai a fare in culo tu e i tuoi amichetti" e mette giù.  Riprendono le riprese e Hologram canta nuovamente il ritornello quando arriva un’altra telefonata. "Hey Hologram, facciamo finta che sia caduta la linea. Guarda che non è uno scherzo, sono proprio Vanzina e vorrei incontrarti, ho trovato il tuo fumetto a casa di mia nipotina e vorrei parlarne insieme a te".


Ultima scena: Claudio, è seduto in treno lato finestrino, vestito con la tuta rosa e con la parrucca appoggiata sulle gambe. Guarda fuori: qualche secondo di paesaggio che scorre. Ansioso, si alza per andare in bagno per l’ennesima volta. Al suo ritorno nel sedile difronte a se trova seduto un’ Hologram Boy, jeans, t-shirt e parrucca bionda identica alla sua. Basito gli chiede: “ma tu chi sei?” e l’altro risponde “Hologram Boy”.


“E dove cazzo vai?”


“vado a fare del cinema, mi ha appena chiamato Verdone.”


Claudio rimane a bocca aperta.


FINE. GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

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E' USCITO IL LIBRO!

Ciao, è uscito il romanzo d'esordio

Sinapsi Attive: La vera storia di Hologram Boy ™ 

Copertina flessibile - 79 pagine

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